Ogni giorno che passa, il tuo patrimonio perde valore. Aspettare non è prudenza, è già una perdita. Sei sicuro di poterlo permettere?
di Pietro Bucolìa – Consulente finanziario e narratore economico
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IL RISCHIO PIÙ GRANDE? NON FARE NULLA
Non importa chi sei o quanto hai: il denaro è parte della tua vita. Lo usi per costruire il futuro o lo lasci fermo a marcire?
Il tempo non aspetta, e ogni giorno che passa senza una scelta è una scelta che fai comunque: quella di perdere.
Nel mio lavoro di consulente finanziario, incontro persone che devono prendere decisioni economiche importanti. Alcuni lo fanno con lucidità, altri si bloccano. Non perché non abbiano risorse, ma perché hanno paura di usarle.
E mentre aspettano il momento perfetto per investire, quel momento non arriva mai. Il denaro resta fermo, si svaluta, perde potere d’acquisto. Il futuro diventa più incerto.
Pensi che aspettare sia una strategia sicura?
E se invece stessi già perdendo senza accorgertene?
Perché è esattamente quello che succede ogni giorno a chi lascia i propri soldi fermi, convinto di proteggerli. È lo stesso errore del servo nella Parabola dei Talenti: credere che il problema sia il rischio, quando il vero problema è la paura di agire.
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IL TEMPO È UN TALENTO: LO FACCIAMO FRUTTARE O LO SEPPELLIAMO?
Nel Vangelo secondo Matteo troviamo la Parabola dei Talenti. Un padrone affida ai suoi servi delle ricchezze e, al suo ritorno, chiede conto di come le abbiano amministrate. Due di loro le fanno fruttare, il terzo, per paura di perderle, le sotterra.
Ma il padrone non lo condanna per aver perso, ma per aver lasciato il talento morire sotto terra.
Non perdere ciò che ti è stato dato: il tempo e il denaro, se usati bene, possono costruire il futuro. Ma se li lasci fermi, sono già condannati a sparire.
Lo stesso accade in “Il conte di Montecristo” di Alexandre Dumas. Edmond Dantès, dopo anni di ingiusta prigionia, trova un tesoro. Avrebbe potuto tenerlo nascosto, ma sceglie di usarlo per ricostruire il suo destino.
Lasciare il denaro fermo significa già perderlo.
Investire con intelligenza significa farlo lavorare per il futuro.
Il denaro, come il tempo e il talento, non serve se lo lasci inutilizzato.
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IL PANE, IL POTERE E L’IDENTITÀ: TRE ILLUSIONI CHE CI BLOCCANO
Viviamo in un mondo in cui le relazioni, personali e professionali, sono spesso fondate su tre pilastri pericolosi: il pane, il potere e l’identità. Sono gli stessi elementi che influenzano la nostra gestione del denaro, impedendoci di fare scelte consapevoli.
IL PANE: LA SICUREZZA CHE CI IMPRIGIONA
Il pane rappresenta il bisogno di sicurezza. Ma quando diventa paura, ci paralizza.
Pensiamo a “I Promessi Sposi”: Don Abbondio, per paura di perdere la sua tranquillità, non difende Lucia. Lo stesso accade con il denaro: chi non investe per paura di perdere, sta già perdendo.
• Tenersi stretti i risparmi senza investirli non protegge, ma condanna alla perdita di valore.
• Sicurezza e crescita non sono opposte: una gestione consapevole permette di bilanciare protezione e rendimento.
IL POTERE: IL CONTROLLO CHE CI RENDE IMMOBILI
Il potere affascina, ma può anche bloccare. In “1984” di Orwell, il Partito manipola la realtà per mantenere il controllo, proprio come il mercato finanziario può sembrare un sistema imprevedibile e spaventoso.
Molti evitano di investire perché temono di perdere il controllo.
• Chi aspetta il momento perfetto per investire, in realtà sta solo rimandando opportunità.
• Il vero potere non è accumulare denaro, ma saperlo gestire con visione.
L’IDENTITÀ: IL VINCOLO CHE CI TRATTIENE
L’identità ci definisce, ma può anche limitarci. Atticus Finch, ne “Il buio oltre la siepe”, insegna che l’identità non deve essere un confine, ma un ponte.
Molti sono prigionieri delle abitudini familiari o culturali:
• “I miei genitori non investivano, quindi non lo faccio neanche io.”
• “Meglio tenere tutto in banca, come si faceva una volta.”
• “Investire è rischioso, meglio non toccare nulla.”
Ma il mondo cambia, la finanza evolve, e le opportunità esistono per chi sa riconoscerle.
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SEI DAVVERO DISPOSTO A LASCIARE CHE LA PAURA DECIDA PER TE?
In “Il vecchio e il mare” di Hemingway, Santiago lotta contro il mare, la fatica e la paura. Non sa se riuscirà a portare a casa il suo pesce, ma sa che l’unico vero fallimento sarebbe arrendersi.
E Goethe, nel suo “Faust”, ci mostra il destino di chi passa la vita a cercare il momento giusto senza mai decidersi ad agire. Ma alla fine, il tempo si prende tutto.
Il tempo non chiede permesso. Il tempo non aspetta. Il tempo non perdona.
E il denaro che oggi lasci fermo domani sarà solo un’ombra di quello che era.
Se hai talento, mettilo in gioco. Se hai denaro, non lasciarlo inerte. Se hai tempo, usalo ora: perché un domani potrebbe essere troppo tardi.
Ogni giorno che passa, il tuo denaro perde valore. Proteggilo ora: il tempo non torna indietro. Parliamone insieme. ☺️