LA BILANCIA DEL MONDO

Tecnologia inflazione e il nuovo ordine economico

di Pietro Bucolia – Consulente finanziario e narratore economico

Un’intesa senza dettagli i mercati restano cauti

I mercati finanziari hanno reagito con compostezza ai nuovi sviluppi nei negoziati commerciali tra Stati Uniti e Cina. Dopo due giorni di colloqui a Londra le delegazioni hanno annunciato una intesa preliminare volta a riattivare i flussi di materie prime strategiche in particolare terre rare e magneti essenziali per settori chiave come auto elettriche aerospazio ed elettronica.

L’accordo ancora privo di dettagli operativi è ora nelle mani di Donald Trump e Xi Jinping chiamati ad approvarlo formalmente. In cambio della ripresa dell’export cinese di materie critiche gli Stati Uniti rimuoverebbero alcune restrizioni imposte nei mesi precedenti come quelle su software per semiconduttori e materiali nucleari.

La reazione dei mercati calma piatta

L’entusiasmo ufficiale non si è tradotto in euforia finanziaria. I futures su Wall Street sono rimasti stabili il dollaro yuan ha registrato un lieve rafforzamento della valuta cinese mentre i listini asiatici hanno segnato movimenti modesti fatta eccezione per la Cina continentale e Hong Kong.

Gli investitori appaiono già preparati a uno scenario di distensione le aspettative di una tregua commerciale sono ormai incorporate nei prezzi e gli indici globali hanno recuperato i livelli precedenti alla guerra dei dazi.

I nodi ancora irrisolti

L’accordo resta fragile. Non affronta le questioni più controverse tecnologia sicurezza dei dati licenze per l’export e piattaforme digitali come TikTok. La fiducia tra Washington e Pechino già compromessa non può essere ripristinata con una sola dichiarazione di intenti.

Anche per questo nonostante il messaggio diplomatico positivo i mercati non si sbilanciano. E gli operatori preferiscono guardare altrove.

L’inflazione USA torna protagonista

Con la geopolitica in secondo piano l’attenzione si sposta sulla pubblicazione del dato CPI Consumer Price Index statunitense di maggio. Le attese raccolte da Bloomberg indicano un aumento dello 0.3 per cento mensile e del 2.9 per cento annuo nella componente core che esclude alimentari ed energia.

Se confermato sarebbe il primo vero inversione del trend disinflazionistico iniziato a inizio anno. Un segnale rilevante per la Federal Reserve ancora attendista sul fronte tassi.

Tariffe e pass through i prezzi iniziano a salire

L’accelerazione dell’inflazione core riflette l’effetto ritardato delle tariffe soprattutto nei settori di abbigliamento elettrodomestici e veicoli. Finora molte aziende avevano assorbito i rincari grazie a scorte pre dazi. Ora però quelle scorte si stanno esaurendo e i prezzi cominciano a essere trasferiti al consumatore. Walmart ha già annunciato rincari selettivi.

Servizi più deboli turismo ancora in difficoltà

Diverso il quadro nei servizi dove la domanda resta debole. Sono attesi ribassi nelle tariffe aeree e nei prezzi alberghieri penalizzati dal calo del turismo internazionale. Anche i servizi ricreativi stanno mantenendo prezzi competitivi per trattenere la clientela.

Questi elementi dovrebbero contenere le spinte inflazionistiche provenienti dal comparto beni.

Prossimo test la Federal Reserve

Il dato CPI arriva in un momento delicato per la politica monetaria USA. I mercati hanno ridimensionato le aspettative di tagli ai tassi ora si prevede una sola riduzione entro il 2025. Ma un dato superiore alle attese potrebbe sconvolgere l’equilibrio e riaccendere tensioni su bond e valute.

Il mondo su una bilancia

Siamo di fronte a un equilibrio fragile da un lato tecnologia materie prime e diplomazia strategica dall’altro prezzi al consumo aspettative di politica monetaria e fiducia dei mercati. La bilancia del mondo è sospesa tra due grandi potenze e tra due narrazioni quella della distensione e quella del ritorno dell’inflazione.

Il test cruciale sarà la reazione al dato di oggi. Perché più della geopolitica a far muovere davvero i mercati è la percezione del futuro economico. E oggi il futuro si gioca sul filo dei numeri.

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