Un colpo ai mercati globali tra incertezze economiche e tensioni geopolitiche
di Pietro Bucolia – Consulente finanziario e narratore economico
MONCALIERI. Il presidente Donald Trump ha annunciato una nuova ondata di tariffe del 25% su tutte le importazioni di acciaio e alluminio negli Stati Uniti, senza eccezioni per alcun Paese. La decisione, comunicata nel weekend, ha immediatamente scosso i mercati finanziari e riacceso le preoccupazioni sulla stabilità delle relazioni commerciali globali.
Un déjà vu del 2018, ma in un contesto più fragile
Già nel primo mandato, Trump aveva adottato misure simili, ma il quadro macroeconomico era più favorevole: tassi di interesse più bassi, inflazione contenuta e mercati azionari con margini di crescita. Oggi, invece, la situazione è molto più complessa. L’indice S&P 500 ha registrato un balzo del 53% in due anni, portando le valutazioni ai massimi storici. L’inflazione si attesta al 2,9%, mentre i tassi a lungo termine sono al 4,48%. Questo rende il mercato più vulnerabile agli shock esterni, come un’escalation delle tensioni commerciali.
Reazioni dei mercati e settori a rischio
Il settore delle materie prime ha reagito con cautela: i futures sull’alluminio hanno registrato un leggero aumento, mentre l’acciaio è in attesa. Le borse asiatiche, in particolare il mercato giapponese, hanno subito contraccolpi negativi, con titoli come Nippon Steel in forte calo. Anche negli Stati Uniti, grandi aziende manifatturiere come Ford, General Motors e Caterpillar hanno segnalato potenziali impatti negativi sulle loro prospettive finanziarie.
Premio per il rischio negativo: un segnale di allarme?
Un dato particolarmente preoccupante è il premio per il rischio azionario (Equity Risk Premium), attualmente in territorio negativo per la prima volta dai primi anni 2000. Questo potrebbe indicare che il mercato sta correndo troppo velocemente, con valutazioni che superano di gran lunga i fondamentali economici.
Strategie per navigare nell’incertezza
Se da un lato la bassa correlazione tra i titoli offre opportunità di gestione attiva del portafoglio, dall’altro l’elevata incertezza richiede un approccio prudente. Gli investitori potrebbero dover rivedere le proprie strategie, considerando coperture per mitigare il rischio di correzioni improvvise.
L’annuncio di Trump segna un nuovo capitolo di instabilità per i mercati globali. La domanda chiave ora è: questa mossa porterà vantaggi all’economia statunitense o innescherà una reazione a catena che rischia di compromettere la crescita globale?