Dazi, dichiarazioni e mercati: come orientarsi quando la finanza perde la testa
di Pietro Bucolìa – Consulente finanziario
Consulente finanziario e narratore economico
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Era il giorno in cui i mercati aspettavano una mossa prudente. Invece, hanno ricevuto un proclama.
“I mercati esploderanno al rialzo, la Borsa esploderà al rialzo, il Paese esploderà al rialzo.”
Lo ha detto davvero Donald Trump.
E lo ha fatto mentre i mercati finanziari mondiali stavano vacillando, turbati da una raffica di vendite, segnali macroeconomici incerti e paure crescenti. Il risultato? Più che una promessa, le sue parole sono sembrate una provocazione.
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Dazi, stagflazione e ritorno della paura
L’innesco è stato chiaro: il ritorno delle tariffe doganali americane, un’arma politica che porta con sé conseguenze economiche immediate.
Questa mossa ha risvegliato uno spettro che i mercati conoscono bene: la stagflazione, ovvero quella combinazione esplosiva tra crescita in rallentamento e inflazione in salita. Una situazione che limita le mosse delle banche centrali e complica la vita agli investitori.
In poche ore, analisti, strategist e persino il Fondo Monetario Internazionale hanno ribadito lo stesso concetto: se le tariffe restano, il rischio recessione sale – per tutti.
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Fino a dove può scendere il mercato?
È la domanda che torna, come un ritornello.
E come sempre, non c’è una risposta unica. I mercati non si muovono su binari prevedibili, ma su ipotesi, paure e aspettative future.
Tuttavia, possiamo individuare tre scenari plausibili, in base all’andamento degli utili delle aziende e ai multipli a cui il mercato è disposto a pagarli:
• Scenario 1 – Recessione piena: con un calo degli utili dell’11% e una compressione dei multipli, l’S&P500 potrebbe scendere fino a 3950 punti, con una correzione del 25-26% rispetto ai livelli attuali.
• Scenario 2 – Correzione moderata: se si evitasse la recessione, ma si assistesse comunque a una contrazione parziale, il mercato potrebbe stabilizzarsi intorno a 4550 punti, cioè un 14% in meno rispetto a oggi.
• Scenario 3 – Ripartenza (Trump Put / Fed Put): nel caso in cui entrassero in campo stimoli fiscali e monetari (tagli alle tasse, riduzione dei tassi), gli utili potrebbero tornare a crescere e i multipli ad allargarsi. In questo scenario il mercato resterebbe vicino ai livelli attuali o potrebbe persino superarli.
Ad oggi, la probabilità di recessione stimata da molti analisti è salita dal 30% al 60%.
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S&P500: è davvero caro?
Negli ultimi trent’anni, il rapporto prezzo/utili (P/E) medio dello S&P500 è stato di 16. Negli ultimi 5 anni, siamo saliti a 20. E a inizio 2025 eravamo a 22.
È troppo? Non necessariamente.
Il punto è che l’indice è cambiato.
Oggi è dominato da grandi aziende tecnologiche a forte crescita, che per loro natura trattano a multipli più alti. Il P/E medio si è alzato non perché il mercato sia impazzito, ma perché la sua composizione è cambiata.
Un S&P500 “più caro” può quindi riflettere un’economia più orientata all’innovazione, non necessariamente una bolla.
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Cosa fare in scenari così?
1. Non rincorrere le notizie.
Ogni dichiarazione fa rumore, ma non tutte meritano una reazione immediata.
2. Verifica la tua esposizione al rischio geopolitico.
Alcuni settori e mercati sono più sensibili. Conoscerli è il primo passo per gestirli.
3. Rivedi la strategia.
Una buona asset allocation non elimina il rischio, ma lo distribuisce con intelligenza.
4. Parla con un consulente.
Perché in un mondo che cambia, non basta conoscere i numeri. Serve una bussola.
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Il mercato non è perfetto. Il piano nemmeno. Ma l’accompagnamento sì.
I mercati sono imprevedibili. Le previsioni sono utili, ma imperfette.
La vera differenza la fa un piano costruito su misura, seguito nel tempo, adattato quando serve.
E soprattutto, una relazione fondata sulla fiducia e sull’ascolto.
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“Le nazioni possono chiudere i porti, ma non i cuori.
E chi investe con coscienza costruisce ponti che resistono anche alle tempeste.”
(Pietro Bucolìa)
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Un pensiero da portare via
In un’epoca di algoritmi e iper-reazioni,
la finanza ha bisogno di qualcosa di più umano: ascolto, metodo e visione.
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Vuoi capire come posizionarti in questo scenario?
Parliamone insieme. Ogni strategia solida parte da un confronto sincero.
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